lunedì 10 ottobre 2011

Cortot: Principi Razionali della Tecnica Pianistica


"Due fattori sono alla base di tutto lo studio strumentale. Un fattore psichico, dal quale scaturiscono il gusto, l'immaginazione, il ragionamento, il senso della sfumatura della sonorità; in una parola: lo stile. Un fattore fisiologico, e cioè abilità manuale e digitale, sottomissione assoluta dei muscoli e dei nervi alle esigenze materiali dell'esecuzione."

Con queste parole, Alfred Cortot (1877-1962) apre la prefazione del suo libro i "Principi Razionali della Tecnica Pianistica" pubblicato nel 1928. Il testo di Cortot è un'opera unica nel suo genere nella didattica del Pianoforte, tecnicamente un testo pedagogico e scientifico di altissimo livello. Sì perchè il testo del Cortot non ha niente a che vedere con i consueti testi di "tecnica" pianistica come Hanon e compagnia bella, ma va considerato un'opera in cui tutti i problemi tecnici trovano riscontro secondo un principio razionale e cioè lo studio ragionato della difficoltà e non solo fisiologico. La base della tecnica pianistica, secondo Cortot, deve svilupparsi da una perfetta uguaglianza e indipendenza delle dita con la scissione e il condizionamento degli emisferi celebrali, e non con esercizi puramente meccanici senza controllo razionale. Di seguito proponiamo degli esercizi dalla pagina 11 del libro, che hanno come principio lo sviluppo dell'assoluto controllo celebrale delle dita individualmente. Indispensabili le indicazioni su come devono essere eseguiti gli esercizi:

  1. Posare le dita sulle note indicate ma senza abbassare il tasto
  2. Con le altre dita appoggiate sui tasti abbassare il dito inidcato contando 4 ogni semiminima
  3. Non contrarre e irrigidire le altre dita totale rilassamento
  4. Trasportare in tutte le tonalità come indicato nel pentagramma a fondo pagina

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